Entro la fine di giugno le EPD di Galatina e Ragusa completeranno l’intero progetto
Sono state rilasciate e pubblicate nel sito EPDItaly le certificazioni EPD degli stabilimenti Colacem di Rassina e Gubbio, che si aggiungono a quelle di Caravate e Sesto Campano. Entro fine giugno arriveranno anche quelle di Galatina e Ragusa, completando così il quadro strategico che vedrà tutti i cementi Colacem dotati di questa importante Dichiarazione Ambientale.
L’EPD fornisce, per ogni cemento, informazioni su tutto ciò che comporta la produzione, in termini di consumi energetici, materie prime e acqua, rifiuti ed emissioni in atmosfera, analizzando tutta la filiera produttiva, sino alla spedizione del prodotto ("cradle to gate").
È una certificazione sempre più richiesta dal mercato delle costruzioni, ma è soprattutto strategica in termini di sostenibilità.
Molto interessante, confrontando le EPD rilasciate nei due stabilimenti, è constatare come i cementi prodotti nell’impianto di Rassina (dove vengono utilizzati CSS in parziale sostituzione del pet-coke) abbiano un impatto potenziale di riscaldamento globale sensibilmente più basso rispetto a quelli prodotti a Gubbio, dove i CSS non vengono utilizzati.
Conoscere l’impronta ambientale di un prodotto è una prerogativa fondamentale per qualsiasi azienda che vuol migliorarli sia in termini di prestazioni che di efficienza energetica, in special modo ora che l’Europa si è posta degli obiettivi concreti e non procrastinabili per la riduzione delle emissioni di gas serra: -55% entro il 2030 e -100% entro il 2050.
Colacem fa propria questa responsabilità verso il pianeta e sta facendo di tutto per fornire il proprio contributo a questa sfida epocale.